Il soggiorno, l’avventura alla scoperta di nuovi comportamenti, modi di fare, visioni del mondo, verrà interiorizzata nelle lunghe ore di volo… nella mente i “ti ricordi” s’intrecciano con gli “incredibile” e tutto si frantuma in una miriade di considerazioni e di pensieri. E ci sono anche le fotografie prese a testimoniare i passi fatti, ma ciò che rimane dentro non sarà visibile che ai nostri occhi…
ma c’è anche chi ha pensato e ha guidato per 1500 chilometri su strade ignote, un “eroe” dell’avventura…
il cui nome è dott. Alfredo Palumbo!
Conosco Eliano Fiore da 33 anni, lo incontrai la prima volta all’ Aeroporto di Narita nel gennaio 1985 quando venne a prendere me e una squadra di tecnici italiani per portarci al sito dell’ Expo di Tsukuba. Da quel giorno divenne il nostro riferimento per ogni cosa dal piccolo al grande problema.
Per me, dopo il simpatico primo nostro pranzo ove sostenne che data la mia abilità nell’uso degli hashi ero già stato in Giappone, la preziosa guida alla scoperta di un nuovo mondo, l’affidabile collaboratore della mia complicata avventura lavorativa, il “severo/bonario” direttore del padiglione italiano all’Expo 85, il Senpai che mi introdusse al kyudo nel dojo di Tsuchiura, l’amico con il quale anche a distanza ho condiviso esperienze, lavoro, affari, problemi familiari e di salute. Eliano è persona di grande cultura e somma umanità. Un fine conoscitore della lingua e della cultura giapponese pur restando un italiano a tutto tondo nella passione per la cultura, l’arte… e il cibo del nostro Paese. Nel mio lungo anno di lavoro in Giappone, e nei successivi viaggi ed incontri, ha sempre risposto con proprietà ed anche ironia alle mie domande e alle mie curiosità. Ha stimolato ed alimentato in questi anni la mia conoscenza del Giappone.
Per chi desidera visitare in modo intelligente questo meraviglioso paese credo sia la persona più adatta, per cultura e competenza linguistica, alla quale affidarsi. Non una guida turistica, un vero “viaticum” (nell’accezione latina) per aprirsi al Giappone.
Roberto De Girardi
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